giovedì 30 ottobre 2008

Colosso- autore Nicoletta De Col


Da un secolo e poco più si ergeva
sicuro fra le acque,
imponente,
sempre sotto gli occhi di tutti,
anche se non funzionante.

Il suo nome non è Fenice:
non gli è data la speranza di rinascere.
Solo lui sa se è stata la mano del sole

o quella dell’uomo a creare la prima scintilla.
Braccia di fuoco lo avvolgevano,
serpenti sibilanti sulle sue finestre,
la torre si accese e divenne faro.

Silenziosamente soffrivi,
il fuoco ha addentato la tua ala,
amputata,
divorata… in quel sol momento
il tuo urlo,
e le tue ossa rotte,
sovrastati dal sibilo delle fiamme vincitrici.

Ora è tutto finito.
È notte.
Riposati fra il suo refrigerio,
la luna è piena di conforto.
Con la sua polvere ha sporcato il tuo specchio,
questa notte non vedrai il tuo aspetto.
Non farà caso al tuo vestito malandato,
al tuo aspetto scheletrico,
alle imperfezioni.

Non aver paura di chiudere gli occhi:
le belle cose non si dimenticano,
figuriamoci per gli eventi brutti.
Bello, distrutto bruttamente,
di nome Mulino Stuky.

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